Non è mai troppo tardi!
venerdì, 19 maggio 2006
Non ho mai calciato un pallone e non ho mai visto una partita di calcio di serie A. Allo Stadio di San Siro ci sono stato solo qualche sera d'estate quando le tribune si trasformano in discoteca.
Per la verità un precedente c'è stato. Avevo 12 anni e alle medie, durante la lezione di educazione fisica, mi obbligarono a giocare una partita. Non essendo capace mi hanno messo in porta, come si fa di solito e ho difeso strenuamente la mia squadra parando una pallonata micidiale. Ma non l'ho parata con le mani, ma con le parti basse del corpo. Risultato: rantolai a terra per ore. Fine dell'esperienza.
In realtà giocare a calcio virtualmente mi piace e mi diverte molto, ed è qui che arrivano i fatti.
Mercoledì 17 maggio sono stato convocato da Microsoft a San Siro con una trentina di altri giornalisti che si occupano di videogiochi per presentare XboxCup, la sfida mondiale che, grazie a tornei di Fifa World Cup Germany 2006 giocati su Xbox 360, faranno vincere ad alcuni fortunati un viaggio a Berlino per rappresentare l'Italia (e i vari Paesi del mondo) durante i Mondiali.
La presentazione consisteva in una trasformazione: ci siamo ritrovati negli spogliatoi di San Siro la nostra bella divisa, le nostre scarpette e tutto l'occorrente per la doccia finale. Che organizzazzone... e che panico. IO IN CAMPO???
Già. Io in campo. Insieme a tutti gli altri. Pronti a esibirci in cinque prove differenti: tiri in porta, parate, dribblate, atletica e, ovviamente, sfida su Xbox 360.
E' stato divertente, anche se qualche collega l'ha presa un po' troppo sul serio, e soprattutto, a conti fatti, a quarant'anni suonati mi sono ritrovato a fare una cosa che mai e poi mai avrei immaginato di fare.
Risultato? Ero convinto che sarei arrivato ultimo. E, invece, no. Sono arrivato terzo. Con buona pace di chi si è comportato meglio di me in campo ma che per qualche ragione ha preso meno punti magari nella prova di atletica o nel dribblig.
Così mi sono portato a casa il premio: la sacca ufficiale dell'Italia ai Mondiali 2006 con tanto di abbigliamento da campo. Come a dire che mi toccherà giocare a calcio e, viste le premesse, solo nei campi di serie A.
Insomma. La vita riserva sempre belle sorprese ed è vero che, in ogni cosa, non è mai troppo tardi.