Sul Corriere di oggi leggo che l'ottantacinquenne Lidia Menapace, candidata per Rinfondazione a diventare Presidente della commissione Difesa del Senato, ha dichiarato che le Frecce Tricolori andrebbero abolite perché "Fanno baccano e inquinano".
Vorrei dire alla signora, che gode del mio massimo rispetto per moltissime ragioni, che piuttosto di occuparsi del rumore delle Frecce, dovrebbe occuparsi di nipotini.
Lo dico non per polemica, ma perché ho ancora vivissimo il ricordo di mio padre che ogni anno portava me e mio fratello Cesare all'aeroporto militare di Cameri per assistere a quelle che considero le esibizioni più belle che abbia mai visto in vita mia: le Frecce Tricolori.
So perfettamente che mio padre, oggi nonno ottantenne, avrebbe tanta voglia di portare sua nipote Sara ad ammirare col naso in su quelle formazioni aeree così perfette nella loro straordinarietà, e non posso negare che il rigore con cui io e mio fratello affrontiamo oggi il nostro lavoro non sia nato proprio da quelle visite annuali che mio padre non ci faceva mancare.
La tradizione aerea di questo gruppo di piloti scelti è famosa in tutto il mondo, almeno quanto la Ferrari, e rappresenta il fiore all'occhiello della nostra flotta aerea militare. La signora Menapace dovrebbe ricordare di quando l'Italia era all'avanguardia per quanto riguarda i suoi mezzi di trasporto, e dovrebbe essere orgogliosa di questa tradizione che niente ha a che fare con la guerra ma che, piuttosto, riesce a dare un senso patriottico e di unità che raramente si manifesta negli italiani.
Di mezzi che "fanno rumore e inquinano" ce ne sono milioni ogni giorno per le strade delle città, a cominciare dai motorini truccati che non ti fanno dormire di notte, e non credo che l'allenamento settimanale delle Frecce vada a incidere sul già delicatissimo rapporto uomo-ambiente, né tantomeno che siano affascinanti da ammirare.
Sulla parete di casa ho ancora appesa la foto delle Frecce autografata dal Comandante Pier Luigi Fiore, e mi onora il fatto di aver potuto conoscere di persona i piloti che ne fanno parte.
Carissima signora Menapace, provi quest'anno ad andare ad assistere a una delle rare esibizioni delle Frecce e cerchi di vederle da un altro puto di vista: anche a ottantacinque anni c'è da imparare e c'è di che stupirsi e, la prego, non tolga ai suoi nipoti, reali e virtuali, il piacere di assistere nel futuro a manifestazioni tanto straordinarie come quelle dei nostri piloti bianchi, rossi e verdi. Grazie.
Per il calendario vai sul sito ufficiale.