Il fascino perverso di accanirsi contro
Un musical della Madonna!

Vite di serie A e di serie B

Hanefi3a_2Il reporter afghano Adjmal, interprete di Mastrogiacomo, avrebbe dovuto essere liberato. Questo in teoria. In pratica le cose sono andate, come era purtroppo assolutamente prevedibile, in modo atrocemente diverso. Eppure entrambi erano reporter, entrambi essere umani, entrambi con le stesse ragioni per chiedere di essere risparmiati.

Avrei voluto scrivere molto su questa storia, ma meglio di me l'ha fatto Simone Tolomelli, in arte Sasaki Fujika, che sul suo blog ha detto tutto quello che c'era da dire. Grazie Simone. Perdonaci Adjmal.

Sasaki Fujika

Commenti

steno811

politici + giornalisti vita da serie A, Adjmal + cittadini qualsiasi vita da serie B, animali domestici vita da serie C, cittadini africani vita da serie F.
la realtà è questa

prostata

Beh, è vero, comunque la differenza tra le vite di serie A e di serie B (ma spesso anche di C e di D) non si evidenzia certo solo in casi come questo. Insomma, appena viene rapito o torto un capello a un Occidentale, apriti cielo, si muove il mondo... non mi pare proprio che avvenga la stessa cosa o venga dato lo stesso risalto a fatti come ad esempio la cinquantina di afghani sterminati dalle bombe perché stavano festeggiando un matrimonio... :)

eleonora

Ciao Luca,

con vero piacere. A presto.

Luca ge

Ciao Eleonora,
per carità la mia era solo un'umile precisazione non volevo fare il secchione :-) Sulla "sconfitta" di Emergency io la vedo un pò diversamente da Te (diffido sempre di chi opera in regime "politcal-umanitario"). Questo però esula dal post di Stefano. Eventualmente ne riparliamo. Un abbraccio Luca ge

eleonora

Ciao Luca,

per brevita' ho riassunto quello che era il quandro politico dell'epoca, non voleva essere una lezione di storia. La vera sconfitta e' che oggi Emergency ha lasciato l'Afghanistan, o meglio, il personale non indigeno, i collaboratori non afgani se ne sono andati alla volta di Dubai....

BIANCOLEONE

Lieto tempo, Stefano,

il mio "limite" è quello di esprimermi attraverso la poesia, e ad essa, per l'ennesima volta mi voglio rivolgere, citando le parole di Franco Battiato.

L'OMBRA DELLA LUCE

Difendimi dalle forze contrarie,
la notte, nel sonno, quando non sono cosciente
quando il mio percorso si fa incerto.
E non mi abbandonare mai...
Non mi abbandonare mai!

Riportami nelle zone più alte
In uno dei tuoi regni di quiete:
E' tempo di lasciare questo ciclo di vite.
E non mi abbandonare mai...
Non mi abbandonare mai!

Perché, le gioie del più profondo affetto,
o dei più lievi aneliti del cuore,
Sono solo l'ombra della luce.

Ricordami come sono infelice
Lontano dalle tue leggi;
come non sprecare il tempo che ci rimane.
E non mi abbandonare mai...
Non mi abbandonare mai!

Perché, la pace che ho sentito in certi monasteri,
o la vibrante intesa di tutti i sensi in festa,
sono solo l'ombra della luce.

FRANCO BATTIATO

Luca ge

“Scusate… qualcuno si è accorto che ci sarebbe ancora da liberare l’interprete?”

Così iniziava il pezzo che scrissi sul mio blog all’indomani dei festeggiamenti per la liberazione del giornalista di Repubblica. http://luca66genova.blogspot.com/2007/03/scusate.html

Era martedì 20 marzo. Neanche quindici giorni e abbiamo visto cosa è successo.

Mi associo: Perdonaci Adjmal.

Eleonora permettimi una precisazione. Non sono stati i talebani ad essere sdoganati per combattere indirettamente l’URSS (la Russia è un’altra cosa) ma i Mujaheddin. In seguito, dopo la ritirata sovietica, i Mujaheddin si sono divisi (iniziando a combattersi tra loro) e sono nati i Talebani.

Ti sembrerà una sottile distinzione ma non è così.

eleonora

Ciao Stefano,

ho letto l'articolo di Tolomelli che condivido nel merito, meno nel lessico. Comunque e' un dato di fatto che la politica ha perso il suo ruolo principale, quello cioe' di agire per il bene comune. Se facciamo un passo indietro nella storia dei Talebani, essi furono sdoganati anche dal Governo Americano per combattere indirettamente quello Russo, rappresentato a suo tempo da una parte di ribelli afgani. Poi il vento cambio', il muro di Berlino cadde, gli animi si calmarono e la questione afgana divenne importante solo per l'export di sostanze stupefacenti che rappresenta la principale voce dell'economia nazionale. Domanda: la nostra ''politica'' ha veramente gli strumenti per affrontare tutte queste tragedie, che tradotte in termini tecnici rappresentano la morte di numerosi civili che organizzazioni non governative come Emergency tentano di aiutare disperatamente? Ho il timore che finche' non ci sara' una volonta' piu' ampia a voler risolvere veramente la questione Afgana, i morti ammazzati da una parte o dall'altra continueranno nell'indifferenza di una Pasqua stile ''tutti al mare a mostrare le chiappe chiare''...

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