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luglio 2008

Il palcoscenico lussurioso della politica

250pxvladimir_luxuriaAncora una volta ho l'impressione che la scena politica sia stata e sia per molti solo un'occasione per esibirsi sul palcoscenico. Né più, né meno, di come farebbe un attore, un cantante, una soubrette.

Altro che gli attacchi alla Carfagna. Bisognerebbe anche chiedersi perché Vladimir Luxuria, dopo essere stata a Montecitorio, trovi necessario partire per l'Isola dei (quasi) Famosi.

Avrei preferito usasse il suo tempo per le questioni per le quali si è sempre battuta, rinunciando ad apparire e al facile guadagno, ma purtroppo ho l'impressione che sulla questione abbia avuto la meglio un più prosaico esibizionismo.

Non me ne voglia il signor Guadagno, ma ci ha perso in credibilità facendo vincere la Luxuria.


La battaglia intorno a Eluana

EluanaLa questione di Eluana Englaro è ancora aperta e io di certo non voglio in nessun modo entrarci, visto che non ho alcun titolo per farlo.

Noto solo che molti protagonisti della nostra società, giornalisti, artisti, filosofi, politici, hanno voluto a tutti i costi dire la loro, come se sapessero e come se avessero provato sulla loro pelle tanta tragicità.

Addirittura il "molleggiato" Adriano Celentano si è deciso a scrivere una lettera pubblicata dal Corriere e, mi domando, perché non l'abbia scritta invece direttamente al padre di Eluana, visto che ritengo che certe cose debbano essere personali e che non dovrebbero essere invece strumentalizzate per far parlare di sé.

Un momento della lettera recita così:

"Una battaglia quella di Beppino Englaro che racchiude una contraddizione spaventosa, ma al tempo stesso, forse, il più grande gesto d'amore che un padre possa fare per una figlia. È chiaro che, per quanto mi riguarda, essendo un credente, nel senso che do per scontato che il nostro, qui sulla terra, nel bene e nel male, non sia che un misero microscopico passaggio in confronto a quella che sarà la vera Vita! Quella vita che Dio ci ha preservato nell'eterna Bellezza. E se poi penso alle parole di Gesù quando disse che «l'uomo non è padrone neanche di uno solo dei capelli che porta in testa», non posso che essere d'accordo con chi la difende, la vita."

Ma, allora, mi domando, se questa "vera Vita" è così straordinaria, perché privarcene? Meglio andarci subito, no?

Dal mio canto resto volentieri in questa. Sarà problematica, ricca di inconvenienti e, a volte, anche infelice, ma, almeno, è certa e ancora capace di regalarci emozioni meravigliose.


La speranza è l'ultima a morire

IngridlocalizadaIngrid Betancourt è libera. La notizia è stata diramata dal governo di Bogotà che ha annunciato che, oltre all'ex candidata alle elezioni presidenziali - nelle mani dei guerriglieri della Farc (Forze armate rivoluzionarie colombiane) dal febbraio del 2002 -, sono stati riportati in libertà altri 14 ostaggi: tre cittadini americani (Thomas Howes, Keith Stansell e Marc Gonsalve) e 11 militari colombiani, che a loro volta erano finiti in tempi e modalità diverse nelle mani dei rivoltosi. «Voglio ringraziare prima di tutto Dio e i soldati colombiani» sono state le prime parole pronunciate dalla Betancourt.

Ci sono stati momenti in cui si è temuto il peggio perché le informazioni sulla salute della Betancourt erano preoccupanti, e invece tutto è filato liscio e durante la liberazione non è stato esploso nemmeno un colpo; come dire che in questa vicenda, che si è conclusa con il lieto fine, non è morto nessuno. Tantomeno la speranza.