Non so esattamente cosa mi abbia spinto a scrivere questo post. Un filo di rabbia? Un po' di tristezza? L'amore per la verità? O semplicemente per riappropriarmi di ciò che, in fondo, è mio?
Faccio solo un'osservazione. Oggi lo stimatissimo e geniale Gianluca Nicoletti conduce su Radio 24 un programma intitolato Melog 2.0. Ogni giorno si parla di un argomento diverso (con l'acume, la cultura, l'intelligenza e l'ironia che lo contraddistinguono) coinvolgendo gli ascoltatori al telefono o tramite Facebook. Se un ascoltatore si dilunga troppo o esce dal seminato, un suono di sega elettrica taglia inesorabilmente la telefonata.
Nel 1994, insieme ad Angelo Baiguini, conducevo su RTL 102.5, B&G, dove per la prima volta si cercava di coinvolgere gli ascoltatori non solo tramite telefono ma anche tramite le primissime chat. Erano gli esordi dell'integrazione fra Radio e Internet.
Dieci anni più tardi, nel 2004, su Radio Italia Network, condussi RIN.IT, un programma dove ogni giorno si parlava di un argomento diverso e, oltre alle telefonate degli ascoltatori, venivano coinvolti i frequentatori della chat del sito internet.
Ogni ascoltatore era introdotto in onda da una voce che diceva "connesso" e, se si dilungava troppo, veniva inesorabilmente tagliato da una voce che diceva "disconnesso".
Il programma, fra l'altro, venne molto ben criticato da Bruno Gambarotta in un articolo pubblicato su La Stampa.
Ecco, credo di essere stato il primo. Ma gli ultimi sono più fortunati, perché quando si arriva troppo presto, è come non essere arrivati mai, ma quello che mi fa felice è che niente si butta e che tutto ritorna. A volte migliorato.