Licenziati grazie a Facebook. Grazie!
venerdì, 28 novembre 2008
Seguendo la linea di tutti i quotidiani che ogni giorno scrivono qualcosa che abbia a che fare con Facebook, anch'io faccio la stessa cosa. Mi diverte osservare come spesso chi a parole teme il Grande Fratello in realtà gli si getta nelle fauci quotidianamente.
Grazie ai Social Network noi non siamo solo quello che vogliamo (e che scriviamo), ma anche quello che gli altri vogliono o immaginano di noi. Senza scampo.
Voglio sempre ricordare che in generale in Rete è facilissimo pubblicare qualunque cosa, ma è quasi impossibile eliminare ciò che ormai è già stato scritto. Quindi sarebbe meglio tutelare un po' di più la nostra privacy. Ma a questo pare che nessuno pensi.
Un esempio? Il caso del "Seagrass", uno dei locali più chic di Melbourne, dove a novembre cinque giovani hanno mangiato alla grande senza però pagare il conto di 270€.
Non solo il proprietario li ha rintracciati su Facebook e li ha obbligati a sborsare il denaro; ma il proprietario del ristorante nel quale lavoravano due dei ragazzi del gruppo li ha prontamente licenziati.
Adesso mi chiedo se tutti diventeranno "amici". Truffati e truffatori. Del resto è semplice, basta un "click".