Dio al pianoforte. Allevi batte Lionello
giovedì, 19 febbraio 2009
Sono senza parole e, francamente, molto arrabbiato. Oggi l'Italia ha perso Oreste Lionello. Grande comico, straordinario doppiatore, incredibile mattatore. Per noi italiani è LUI Woody Allen. E' lui Albin de "Il Vizietto", è lui "Il Bagaglino".
La terza serata di San Remo si è aperta con le battute finali del film "La Leggenda del Pianista sull'Oceano" dove "Novecento", il protagonista, dice all'amico che vorrebbe salvarlo accompagnandolo fuori dalla nave che sta per essere fatta esplodere, questa frase: "...quella è la tastiera del pianoforte su cui suona Dio".
Peccato che subito dopo a suonare c'era Giovanni Allevi. Non ho parole.
Il pubblico applaude in delirio l'esibizione di Allevi come se si trattasse del più grande pianista del mondo (che ovviamente non ha idea di chi possa essere) e senza capire che cosa stesse suonando (tant'è che più volte interrommpe l'esibizione con l'applauso...).
Dopo Allevi l'ottimo Bonolis spende parole e tempo per ricordare Lionello. Del Noce non fa una piega e il poco pubblico che applaude, applaude sonnecchioso.
Io mi sarei aspettato una standing ovation. Ma questa è l'Italia delle ronde.
Addio Oreste Lionello. Ti devo la mia scoperta di Arturo Brachetti e molte risate.
Questo che ho riportato, scrive emisferodestro su Oreste Lionello.
Ed io mi affianco al suo pensiero.
BIANCOLEONE
Scritto da: BIANCOLEONE | domenica, 22 febbraio 2009 a 01:55
Si spegne un artista, e l'universo si arricchisce di una Stella.
emisferodestro
Scritto da: BIANCOLEONE | domenica, 22 febbraio 2009 a 01:51