Fanatismo trasversale e senza età
domenica, 15 marzo 2009
Chi dice che il fanatismo è proprio degli adolescenti o delle persone meno acculturate? Il fanatismo cambia con l'età e con la cultura, ma non muore mai.
Ne ho avuta la prova da quando lavoro a Radio 24. Una radio d'informazione che fa storcere il naso (e le orecchie) a chi preferisce ascoltare le canzoni di Britney Spears ai dibattiti sulla politica Italiana.
Ho scoperto in questi due anni che gli ascoltatori di una radio d'informazione sono più agguerriti, preparati e fanatici (in senso buono) delle ragazzine che si strapperebbero i capelli pur di incontrare personalmente Justin Timberlake.
La radio d'informazione ha un pubblico di appassionati che non si lascia sfuggire nulla, che sa a memoria il nome dei conduttori e l'ordine del palinsesto. Conosce il titolo dei programmi che ci sono e quelli che c'erano. Sa chi è il Direttore e da quanto tempo occupa quel posto. Spesso sa più di chi in quella radio ci lavora.
Ho incontrato medici, ingegneri, giornalisti, addetti stampa che mi hanno pregato di portare i saluti a questo o a quell'altro all'interno della radio e di fare i complimenti a chi conduce e prepara i programmi.
Ho incontrato ascoltatori più preparati di quelli che avevo quando lavoravo in radio "di flusso", dove la musica è il terreno principale.
Si è "fan" delle cose che piacciono, e non ci si deve vergognare di esserlo. A qualunque età e qualunque cosa facciate. Soprattutto quando si tratta di stimolare il pensiero.