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ottobre 2009

Quella sfiga che ci fa ridere

Avenue_q_musical Ha debuttato a Roma Avenue Q, il musical americano vincitore di tre Tony Award che racconta la vita sfigata di tutti i giorni attraverso le facce di pupazzi più o meno pelosi.

Tutto è raccontato e cantato: il precariato, il razzismo, i sentimenti, l'omosessualità, il matrimonio, l'amicizia, i sogni. Soprattutto i sogni che si allontanano sempre di più dopo ogni minuto che passa.

Un musical irriverente, ironico, amaro e divertente che ha conquistato la platea del Teatro Olimpico e che spero riesca davvero a conquistare gli italiani. Soprattutto i giovani che sono poco abituati ad andare a teatro. Perché se musical come LA BELLA E LA BESTIA fanno dormire ma rendono molto per coreografie, scene e costumi, altri come AVENUE Q (Via Della Sfiga), sanno dare emozioni senza avere né costumi e né scenografie.

Bravo Stefano Genovese che l'ha diretto e tradotto. Bravi gli interpreti. Bravi tutti ad averci creduto. Io ci credo. Ora tocca agli italiani.

P.S. I pupazzi della versione italiana sono stati disegnati da Arturo Brachetti


Il Mac ha perso la fiducia

Snow_Leopardboxart Nell'inutile e annosa diatriba fra i fedelissimi (e spesso ciechi) utenti Mac e i fanatici (e spesso capziosi) utenti Windows si è inserito il diavolo. L'aggiornamento a Snow Leopard, infatti, il nuovissimo sistema operativo firmato da Apple, può compromettere l'integrità dei dati. Anzi, li distrugge proprio!

Chi ha aggiornato il proprio sistema operativo e si è connesso poi con un account "Guest", ritornando poi al proprio, si è ritrovato una "bella" sorpresa: la perdita totale di tutti i dati. Senza la possibilità di essere recuperati.

Mentre Apple si scusa per l'accaduto (ma è gravissimo!) e ripara al danno, centinaia di utenti hanno perso i loro ricordi per sempre.

Chi dice che avrebbero dovuto eseguire un backup dovrebbe stare zitto: un sistema operativo che ha una falla così grave non può in nessun modo essere scusato. Perdere tutto quello che contiene il proprio computer può essere anche una tragedia psicologica.

Non solo. Il nuovo sistema operativo, come riportato da tutti i blog americani dedicati al gioiello di casa Apple,  ha problemi con il finder, con diverse applicazioni e ha l'Airport che si disconnette senza motivo.

Insomma, quello che era un sistema operativo "affidabilissimo", si è scontrato con la realtà dei fatti: aggiungendo compatibilità all'hardware per essere al passo con i tempi, i problemi sorgono, esattamente come quelli che Windows ha dovuto affrontare da sempre.

Ora anche il Mac non è più affidabile. Non lo potrà mai più essere, perché in qualche modo ha tradito il motivo per il quale era da sempre preferibile al sistema operativo Microsoft.

Ora con Windows 7 i PC stanno benisismo e, finalmente, vanno alla grande e con estrema affidabilità, anche perché gli stessi programmatori hanno scoperto che in Windows Vista le istruzioni di basso livello andavano a richiamare INUTILMENTE le istruzioni di alto livello, rallentando il sistema.

La palla è tornata al centro. Prima o poi sarebbe dovuto accadere.


Poste sotto attacco!

Postepay Da questa sera il sito delle poste: www.poste.it è sotto attacco.

Invece della solita Home Page ecco quello che appare:

Poste2 

Poco dopo appare un riquadro di "attenzione" che svela il mistero. Il testo esordisce così:

Le Poste Italiane sono state oscurate? Perché questo atto di forza?

Per dimostrare a milion di italiani che i loro dati sensibili non sono al sicuro... firmato Mister Hipo e StutM.

Se volete leggerlo tutto cliccate qui: Visualizza questa foto

In un periodo dove si attacca tutto e tutti, questo verso le Poste mi sembra un modo "terroristico" per avvisare che qualcuno è stato in grado di cambiare la Home Page di un sito tanto importante. I dati sensibili, invece, sono tutta un'altra faccenda e non basta questo per poterli carpire.

Ancora una volta gli attacchi dei catastrofisti cercano di mostrare una realtà distorta rivelando solo una parte di come stanno veramente le cose e tacendo, ovviamente, quello che li smaschererebbe.

Credo che sia giunto il momento di essere costruttivi: la distruzione, ahimé, non porta a niente.

Complimenti comunque a Mister Hipo e a StutM. Risucire nell'impresa sarà stato divertente.


Al cinema in 3D e i videogiochi seguono a ruota

L_65329 Quando negli Stati Uniti, negli anni '50, la televisione spopolò imbesuendo tutti, il cinema entrò in crisi. La gente preferiva starsene a casa a vedere un quiz, piuttosto che pagare un biglietto per godersi una storia.

Così si cercarono modi per rendere il cinema più interessante e uno di questi modi era la possibilità di dare profondità alle immagini rendendo i film tridimensionali.

Bastavano un paio di occhialini con lenti rosse e blu per permettere a ogni occhio di vedere un'immagine distinta e unica: quella destra per l'occhio destro e quella sinistra per l'occhio sinistro. Il cervello poi avrebbe pensato a ricostruirne la profondità.

Girare un film in quel modo, però, era molto costoso perché le riprese richiedevano l'utilizzo di due cineprese distinte e la stampa della pellicola raddoppiava perché a ogni sala bisognava consegnare due bobine: una per l'occhio destro e una per l'occhio sinistro. Servivano ovviamente anche due proiettori e la grande difficoltà per le sale era anche dovuta al fatto che quando una delle pellicole si rovinava (per esempio si bruciava qualche fotogramma), era assolutamente necessario eliminare anche dall'altra pellicola lo stesso numero di fotogrammi, altrimenti le due immagini sovrapposte sarebbero state diverse. Un gran casino, insomma.

Per non parlare poi del fastidio per gli occhi, perché l'occhio con la lente rossa sforza molto di più dell'altro provocando l'immancabile mal di testa.

Fu comunque un successo solo per qualche mese e poi il cinema 3D venne abbandonato.

La scienza però venne in aiuto e alle lenti rosse/blu vennero sostituite quelle polarizzate. In pratica ogni occhio si ritrovava davanti una lente trasparente capace pereò di far filtrare solo l'immagine polarizzata in un certo modo. Così l'occhio destro avrebbe visto un'immagine differenta da quello sinistro, esattamente come accadeva con il primo sistema, con la differenza però di evitare l'effetto mal di testa.

Anche in questo caso doppie cineprese e doppi proiettori. un bel costo!

Poi è arrivato il cinema digitale. Basta una ripresa fatta con determinate tecnologie e sarà il computer poi a generare le due immagini distinte. Cambia anche la tecnologia per guardarli e che si è trasformata in "attiva" (quella di prima è denominata "passiva") perché gli occhiali elettronici in ogni lente nascondono un vetro con cristalli liquidi capace di oscurarsi 70 volte al secondo in sincronia con le immagini proiettate. Il risultato è una visione della tridimensionalità perfetta che non stanca la vista.

Nvidia porta sui nostri PC questa tecnologia attiva e, se non volete fare la spesa (il kit comprende anche un monitor capace di generare immagini a 120Hz), potete provare quella passiva trasformando i vecchi giochi in titoli dalle immagini rosse e blu.

Bastano una scheda Nvidia dalla 8000 in poi e i nuovi driver per provare questa emozione e ritornare a giocare a vecchi titoli in modo completamente nuovo perché sarà proprio il processore grafico a generare le due immagini separate.

Anche i videogiochi, dunque, come il cinema, stanno cercando di rendersi sempre più accattivanti per portare la gente ad appassionarsi, a uscire, a vivere le emozioni in modo più intenso. E a far girare l'economia.

Ma in questa corsa tecnologica a perdere sono le emozioni vere. Le storie appassionanti, i titoli (di film e videogiochi) capaci di farci sognare.

Quando le due cose si incontreranno avremmo la perfezione.

Il cinema ci è già riuscito con titoli come Wally.E e UP! Ma i videogiochi?