Titanfall... e sogni d'oro.
mercoledì, 21 maggio 2014
È ormai notte fonda, ma il
sonno tarda ad arrivare e se siete videogiocatori come lo sono io, a proposito
mi chiamo Matteo (piacere), potete capire che spesso e volentieri dormire
diventa frustrante quando si ha un nuovo gioco fra le mani. I pensieri
dilagano, la mente spazia per quei corridoi, quei cieli, quel campo da calcio o
dorso di Drago… I sogni e i pensieri si fondono e riposare diventa impossibile.
Cosa fare? Alzarsi ovviamente! Quindi mi sono alzato (ore 2:00) ho acceso la
mia Xbox One nuova fiammante e ho cominciato a giocare. Dopo essermi gasato di
nuovo nel pronunciare la frase al Kinect 2.0 "vai a Titanfall" e
vedere la console assecondarmi, comincio la partita. Adrenalina pura ed
emozione si impadroniscono di me e faccio una delle partite migliori di sempre.
Qualsiasi cosa si muovesse a schermo era bersaglio facile per la mia Carabina e
i nemici cadevano come mosche: esaltazione a mille! Dopo qualche minuto però
qualcosa, come un pugno nello stomaco mi trascina in uno stato di
insoddisfazione e di noia generale. Quei Titani, quelle armi stavano davvero
annoiandomi? Era forse il sonno o il gioco in se? Entrambe le cose. Insomma
parliamoci chiaro: Titanfall è il primo vero titolo esclusiva Xbox One dopo
quattro mesi di nulla assoluto e l'esaltazione del D1 mi aveva sicuramente fuso
il cervello per qualche ora di gioco, certo, ma la realtà è che non bastava.
Non bastano dei robot giganti e un po' di adrenalina per giustificare i 500€
spesi per una console "All in One", non basta per cancellare dalla
memoria le ore passate a far nulla in attesa dell'installazione dei ripetuti
aggiornamenti mensili per fixare qualche bug o "svista" dei
programmatori, non basta a colmare un vuoto di quattro mesi!!!! Ma perché tutto
questo? Voglio dire, la 360 era perfetta, funzionava tutto… certo, le prime
"esplodevano", però era tutto così intuitivo, funzionale e veloce,
era una vera console! Questa One invece è nata un pochino male e il perché è
presto detto. One è stata lanciata sul mercato una settimana prima della
diretta concorrente PS4 giocato d'anticipo. Facendo questo, Microsoft si è
quindi aggiudicata una piccola fetta di mercato composta per lo più da persone
impazienti che volevano la tanto agognata Next Gen il prima possibile. Ottima
mossa strategica, senza alcun dubbio, ma a quale prezzo. Inutile lamentarsi
però perché potevo benissimo aspettare un anno, in attesa che tutto funzionasse
a dovere e invece sono caduto nel tranello e mi sono fatto abbindolare. Per ora
non ne è valsa totalmente la pena, ma sono sicuro che le cose cambieranno e
andranno per il meglio, anche perché vedendo tutti i miglioramenti che sono
stati fatti in questi ultimi cinque mesi e il lavoro svolto su 360, la speranza
di avere presto una vera console e non un soprammobile cresce a dismisura. Con
questa ultima consapevolezza, mi rialzo dalla sedia, ripongo il pad sulla
scrivania e pronuncio: "Xbox spegni… Sì confermo". Spenta la luce
torno a dormire e a sognare, in pace.
(Matteo Campagnano)
Io sulla soglia dei 40 anni gioco ancora con l'Atari 2600: semplicità e immediatezza, cosa c'é di meglio per una partitina pre-cena o prima di andare a letto? Senza dovermi perdere in avventure che durano ore, giorni, mesi!
Scritto da: Mike | venerdì, 29 gennaio 2016 a 16:35