Current Affairs

Ciao Raimondo

Image778 Vianello, insieme a Corrado, sono stati i più grandi e ironici conduttori che la tv e la radio italiane abbiano mai avuto.

Ho cercato di imparare sempre molto da loro, ma per poterlo fare devi avere quello che loro avevano. Ed è qualcosa che non si può imparare.

Ho un ricordo che voglio condividere. Ero a Mediaset e incontrai Vianello negli studi. Lo salutai e mi complimentai.

"Non ho parole signor Vianello", dissi. "Non so come esprimerle la mia stima più grande. Da sempre lei e sua moglie rappresentate la più sana e divertente delle comicità."

Lui rispose: "Ah... anche mia moglie?"


Italia's Got Talent? Non questi!

Italias-Got-Talent-Giudici Sono un fan accanito di American e British Got Talent, il programma TV che cerca il talento rappresentativo di una nazione.

Ovviamente non potevo non guardare la versione italiana dello show e francamente mi piacciono l'atteggiamento di Rudy, Maria e Gerry... tutti e tre così paterni...

... ma manca il programma. Manca la cattiveria di Pierce Morgan che con la sua ironia tagliente e intelligente riesce a dire le cose come stanno e a spiazzare tutti gli altri giudici.

C'è un'aria da Corrida in tutto il programma e la mia domanda è: l'Italia non ha talenti o i talenti evitano di partecipare a uno show del genere? 

Far passare alle fasi successive un duo che canta ruttando non ha niente a che fare col talento. I ragazzi ruttanti sono simpatici, divertenti per trenta secondi, ma poi? Reggerebbero uno show teatrale di due ore?

Le versioni americana e inglese del programma cercano talenti in grado di reggere uno spettacolo a Las Vegas o a Londra e non un personaggio divertente che reggerebbe sì e no cinque minuti di televisione.

Lo show è tutta un'altra cosa.

Speriamo che alla fine qualche talento arrivi davvero... sono convinto che anche l'Italia possa averne di seri.


Quei fantasmi di facebook

Icon_facebook E' innegabile che Facebook sia un fenomeno, ed è altrettanto innegabile che sia quel fenomeno che è riuscito a far perdere completamente valore alla parola "amicizia".

Così inviti alle feste solo gli "amici" iscritti a Facebook (gli altri esclusi), comunichi con gli "amici" (mai di cose importanti), ti fai bello del numero sempre più crescente di "amici" che ti hanno accettato e viceversa (salvo poi non sapere neppure chi siano). Ci sta tutto nell'era del Social Network.

Io stesso ho costruito un profilo su Facebook per dare la possibilità a chi mi cerca di trovarmi. Non accetto alcun "amico", ma soltanto "Fan". Così almeno posso dire di sì a tutti senza neppure sapere chi siano... qualcuno lo conosco, certo, ma ci sentiamo anche per telefono.

La cosa che però più mi affascina di questo network infinito di legami farlocchi sono i fantasmi del passato. Ogni volta che accedi alla tua pagina il software genera una serie di contatti dei quali "potresti essere amico", in base ai gradi di separazione che ti distanziano dai tuoi contatti.

Così, fra quelle facce e quei nomi rivedi chi ti ha fatto del male, chi non ricordi più e non vuoi più ricordare, e chi ti ha tradito. Facebook li indica come probabili amici, ma tu sai che non lo sono mai stati.

E' questo che toglie completamente sapore al valore dei sentimenti.


Il sesso tira...

Rocco_Siffredi Gli scandali sessuali, una volta prerogativa delle notizie provenienti dagli Stati Uniti, sono diventati di moda anche in Italia e in Europa. Preti gay, ministri attratti dai trans, politici alle prese con ragazze che la danno a pagamento, laici vaticanisti che si fanno procurare stalloni ben dotati... insomma, ce n'è per tutti.

Ma resto dell'idea che certe cose debbano restare private se non vanno a infrangere la legge. La vita sessuale spesso non ha nulla a che fare con le questioni giudiziarie degli imputati, e per questo non dovrebbe essere divulgata. Ma il sesso tira... e spesso eccita. Soprattutto quegli arrapati, morbosi, voyeur italiani che non sanno che guardare la tv. Si mettano su un porno, la prossima volta.


SanRemo: vince la tv del Grande Fratello

19022010130346 I finalisti sono gli stessi che il "popolo" italiano ha visto in tv protagonisti di trasmissioni come XFactorAmici e I Raccomandati.

Questo dimostra che c'è un Italia che si fa imbesuire dalla tv e che non sa affatto cosa significhi abbracciare davvero un mestiere e crede che gli artisti siano esclusivamente quelli che vede ogni sera sul "piccolo" schermo.

Chi va in Televisione può tutto. Per questo il televoto non ha senso perché è un voto che non premia affatto la capacità e il talento, ma premia la popolarità televisiva. Questo è il vero Grande Fratello, ma pare che nessuno se ne sia ancora accorto.

Qualcuno mi deve spiegare come mai quando ha votato esclusivamente la giuria demoscopica, Scanu e Pupo sono rimasti fuori, mentre quando si è aggiunto il televoto gli esclusi sono arrivati addirittura in finale. Ma la giuria demoscopica non dovrebbe rappresentare l'Italia? Ma se fosse così Pupo e compagnia bella avrebbero dovuto restare fuori...

Quindi? Dove sta la verità? Chi controlla il televoto? Ma Il Grande Fratello, naturalmente!


Fuori Pupo e Savoia: gli italiani non sono così scemi!

Emanuele-Filiberto-Pupo-Luca-Canonici Sono davvero felice che la giuria demoscopica di SanRemo abbia cacciato via Puppo e Savoia jr. Sono contento perché il figlio del discusso Vittorio Emanuele di Savoia da quando è rientrato in Italia non fa che andare a caccia di denaro senza fare troppa fatica. Politico, "conduttore" tv, concorrente... e adesso "cantante". Ma basta! Paghiamo un canone e non vorremmo essere presi per il culo.

Emanuele Umberto Reza Ciro René Maria Filiberto di Savoia fa benissimo a dedicarsi alla sua fondazione, ma vorrei si trovasse un lavoro, perché quello che sta facendo ancora non lo è.

Gli italiani l'hanno capito. Una volta tanto non siamo cosi cretini come vorrebbero farci credere.


Da Vinci il più grande, fra grandi ignoranti.

Francesco_Facchinetti Ho voluto vedere l'ultima puntata del programma andato in onda su Rai 2 Il Più Grande condotto dal dj Facchinetti. Un flop clamoroso, visto che la finale è stata seguita da un milione  e mezzo di italiani, meno che le puntate precedenti.

Personalmente non ho nulla contro Francesco Facchinetti, ma mi auguro che si sia reso conto, ascoltando per esempio le argomentazioni di papà Baudo, che fare il conduttore televisivo non significa dimenarsi fra un ospite e l'altro, guardare in camera e seguire la scaletta.

Condurre una trasmissione significa saper argomentare, aggiungere sapore a quello che succede, districarsi con elenganza, cultura e intelligenza fra i mille risvolti che una diretta propone.

Mi dispiace, ma il flop della trasmisisone lo si deve anche al conduttore, non me ne voglia Francesco, ma io stesso che ho fatto questo mestiere per anni, mi sono reso conto col tempo di quanto sia importante conoscere, sapere, informarsi.

La televisione sta diventando noiosa perché noiosi sono quelli che la fanno. Non tutti, certo, ma molti sì. Un programma "leggero" può essere ricco di contenuti e interessante e non necessariamente essere becero solo perché, appunto, "leggero".

Fare il conduttore non è affatto un mestiere semplice. Deve averlo capito finalmente anche DJ Francesco che nella puntata di ieri sera non ha fatto altro che rivolgersi sempre e solo a Baudo perché lui stesso sentiva che a mancare era proprio il conduttore.


L'artista deve essere maledetto.... e drogato. Altrimenti?

Morgan1 Dopo l'outing inutile di Morgan mi sono davvero rotto i caspiterini di leggere e sentire da tutte le parti che la cocaina, o altre droghe, sono abitualmente usate nell'ambiente dello spettacolo.

Io faccio questo mestiere da trent'anni. Mio fratello pure. Non c'è mai stata una volta nella nostra vita "artistica" che si sia fatto uso della benché minima sostanza. Forse qualche Malox ogni tanto perché la tensione fa aumentare l'acidità di stomaco.

Alcuni miei amici artisti internazionali di altissimo livello hanno seguito la stessa strada: la loro droga è un normalissimo tè alle 17.

In compenso ho avuto consocenti che ne hanno fatto uso: elettricisti, operai, contabili, baristi, venditori. Niente di artistico, a quanto pare.

La droga è assolutamente trasversale e il suo utilizzo dipende solo dalla testa di ognuno. E anche dalla volontà. E spesso chi ci casca ci ricade pure. Punto.


Ci voleva Vendola per inchiappettare il PD!

Nichi-vendola Sono proprio contento. C'è una sinistra viva in Italia che non ha niente a che fare con molti protagonisti del PD, e la vittoria schiacciante di Niki Vendola alle primarie che lo vedevano contrapporsi al candidato D'Alemiano/Casinista Francesco Boccia ne è la prova.

Sabato 23 gennaio, durante la trasmissione Che Tempo Che Fa, Massimo D'Alema, con il pretesto di presentare il suo ultimo libro, ha fortemente spalleggiato il suo candidato alle primarie per le regionali in Puglia Francesco Boccia.

Non è servito a niente.

Quella mossa, che la dice lunga sull'onestà intellettuale di una certa sinistra, è servita solo a farmi capire come si muove la politica di molti.

Nello stesso programma, nella puntata di domenica, Luciana Littizzetto ha descritto in modo chiarissimo la situazione dicotomica che sta vivendo da sempre il PD, con una Binetti che con la sinistra centra come il cavolo a merenda

Insomma. Gli elettori sono molto più avanti dei partiti e ci volevano le elezioni di Vendola alle primarie per mettere a novanta chi da temnpo continua a imporre noi nella stessa posizione.

Come godo!



I complottisti del menga, Grillo compreso.

Silvio-berlusconi-attack-pic-ap-image-2-321425448 Davvero non me lo sarei mai aspettato. I complottisti sono dappertutto, e inesorabilmente sono arrivati anche a invadere piazza del Duomo con la tesi che dimostrerebbe come sia stato premeditato il gesto che ha portato MassimoTartaglia a scaraventare un piccolo souvenir contro lo zigomo del Premier.

Il "sangue che non c'è", il "fazzoletto nero (volutamente nero!)" che è arrivato all'improvviso e altre stronzate simili per dimostrare l'indimostrabile.

Paolo Attivissimo nel suo blog il Disinformatico, ha smontato scientificamente ogni trovata complottista della vicenda e, a mio parere, ha fatto benissimo a puntare il dito contro quotidiani autorevoli come Il Corriere della Sera e la Repubblica che hanno dato eco a una notizia così palesemente idiota.

Ma quello che mi fa davvero specie, è che anche il sito di Beppe Grillo, uno dei blog più visitati al mondo, abbia parlato della tesi del complotto dandone per scontata l'autenticità, senza un minimo di doveroso spirito critico.

Insomma, basta che si parli male del Cavaliere e tutto fa brodo, anche notizie così idiote.

Dal sito di una persona che fa dell'informazione intelligente il punto di forza della sua notorietà non me lo sarei mai aspettato.

Ma grazie al cielo Internet è ancora libera, anche se non libera dagli stupidi; ma se vogliamo che l'informazione viaggi senza censure dobbiamo acettare anche quelli.