Teatro

Jesus Christ davvero Superstar

Jesus_logo_2Non posso negare che all'inizio ero prevenuto: andare a vedere l'Opera Rock per eccellenza tradotta in italiano mi spaventava un po'.

Siccome però sono un grande appassionato del genere ero curiosissimo di assistere all'allestimento della Compagnia della Rancia che normalmente è garanzia di qualità del prodotto "musical", e così sono andato al Teatro della Luna pieno di dubbi ma anche di grandi speranze.

Jesus_1_1Bravi. Bravissimi. Davvero Superstar. Tutto il cast, nessuno escluso. Bella la traduzione del testo, molto fedele nel senso ma grazie al cielo non identica all'originale. Così si è salvata la metrica, la musicalità e la storia.
Bello l'arrangiamento musicale, che rivede alcune sonorità ma mantiene perfettamente le atmosfere rock volute da Lloyd Webber.
Belle le trovate registiche di Fabrizio Angelini che sanno portare ai nostri giorni  la versione italiana dell'opera.
Belli e soprattutto BRAVI Simone Sibillano (Jesus) ed Edoardo Luttazzi (Giuda) che riescono perfettamente là dove addirittura alcuni artisti stranieri non sono riusciti ad arrivare.

Jesus_playL'ho visto già due volte e lo rivedrei altre cento perché ogni volta che lo guardo mi emoziono sempre di più, un po' come erano emozionati Edoardo e Simone quando sono venuti in diretta con me su Play Radio. Ma questo è il bello degli artisti bravi come loro, quelli cioè che conoscono le proprie grandi capacità ma che sanno ancora emozionarsi per ogni piccola cosa.

Questo è forse il segreto della riuscita di Jesus Christ Superstar versione italiana: scoprire che al di là delle "Lecciso" e dei "Costantini" esistono ragazze e ragazzi che studiano, si impegnano e danno l'anima per migliorare le loro grandi doti e regalarci grandi emozioni.

Bravi. Bravissimi. Superstar.

Se vuoi ascoltarne un pezzetto, clicca qui: Download Superstar.mp3
Se vuoi avere più informazioni clicca qui: jesuschristsuperstar.musical.it


Ursula Martinez: il segreto della magia!

UrsulalSono sempre stato un appassionato di illusionismo e i miei maestri sono stati Raul Cremona e Arturo Brachetti. E' da loro che ho imparato che il fuoriclasse non si giudica da quello che fa, ma da COME LO FA!

Ursula Martinez a un galà a Montreal si è esibita in un numero sempliissimo dal punto di vista tecnico, ma come lo fa lei, NON LO FA NESSUNO!

Purtroppo YouTube ha dovuto eliminare il video per ragioni di copyright e non sarà più possibile vederlo, ci sono però alcuni blog che lo propongono ancora. provate QUESTO.

Intanto vi dico che nei pochissimi giorni di presenza su YouTube il video di Ursula ha ottenuto migliaia di consensi in tutto il mondo.


ANPLAGGHED. Gli amici si ritrovano: compresi quelli che non ci sono più.

AnplagghedE' arrivato anche a Milano il nuovo spettacolo di Aldo, Giovanni e Giacomo: Anplagghed, e come per magia (visto che la regia è di Arturo Brachetti) gli amici si ritrovano.

Dello spettacolo hanno parlato i giornali, le radio e la tv, ma della storia che in qualche modo questo spettacolo ha a che fare con la mia vita non ne ha parlato nessuno. Semplicemente perché non è interessante. Ma ve la voglio raccontare.

Dobbiamo tornare indietro di almeno vent'anni, quando Aldo faceva coppia con Giovanni, mentre Giacomo era ancora per i fatti suoi. Quando Cesare Gallarini (mio fratello) faceva coppia con Marco Della Noce e si facevano chiamare "La Carovana" e a quando nel mondo del cabaret milanese degli anni '80 spuntavano nomi come quelli di Raul Cremona e Roberto Maggioni.

Tutti fra loro si conoscevano e tutti fra loro erano amici. Vacanze insieme, spettacoli a teatro, birre e locali da frequentare ma, soprattutto, tante risate e la voglia di divertirsi e di divertire. Tutto qui. Nessuno pensava al futuro che li avrebbe attesi, perché nessuno ostacolava gli altri: uno per tutti e tutti per uno. Una grande squadra.

Io, dal canto mio, li vedevo nelle serate di cabaret, e mi facevo tante risate. Quanto ridere. Ogni volta che li andavo a vedere era uno spasso.

Ho sempre amato i giochi di prestigo e quindi il mio preferito era Raul Cremona, che di giorno vendeva le calze nella bancarella di Piazza Cordusio a Milano. Io lavoravo in via Dante, a due passi, e così nella pausa pranzo andavo a parlare con lui: non si smetteva di ridere. Raul è sempre stato un comico nato, oltre che un bravissimo prestigiatore.

L'altro mio preferito non lo conoscevo ma lo guardavo in TV in una trasmissione Rai condotta da Oreste Lionello: "Al Paradise". Il mago-trasformista in questione si chiamava Arturo Brachetti. Un artista come pochi.

Con Raul diventai amico e mi fece entrare nel CLAM (Club Arte Magica) perché mi sarebbe piaciuto fare il "mago" per lavoro. Ma non mi pigliai mai veramente sul serio in quel senso. Avevo anche altre ambizioni e altri terreni da scoprire.

Con Arturo anche, perché durante uno spettacolo a Milano ebbi l'occasone di conoscerlo, e la nostra amicizia dura tutt'ora.

Col tempo le cose cambiarono. Marco Della Noce lasciò improvvisamente mio fratello sfaldando "La Carovana" e si mise a fare cabaret da solo, mentre Cesare (mio fratello, appunto), continuò a scrivere testi, a occuparsi di regie teatrali e si trasformò da spalla a comico.

Anche Aldo e Giovanni ebbero un momento di crisi, come avviene in ogni coppia lavorativa e affettiva, ma trovarono Giacomo e diventarono ancora più forti.

Raul Cremona, che non perdeva occasione per ricordare a tutti che in Italia non c'è posto per i "maghi" veri e propri ma che ce ne sarebbe stato per i comici, inventò il personaggio di Oronzo e fu un grandissimo successo.

Arturo Brachetti continuava la sua ricerca artistica e la coronò con uno spettacolo prodotto dai canadesi che ha portato in tutto il mondo e che l'ha visto diventare una vera e propria star internazionale.

Mio fratello Cesare, oltre al cabaret, è diventato uno dei più accreditati insegnanti di arte comica in Italia, ha pubblicato un libro proprio su questo argomento (Faccio Ridere?) e ha fondato con altri l'Accademia del Comico e tiene anche un blog professionale sulla comicità.

E alla fine?

Alla fine il nuovo spettacolo di Aldo, Giovanni e Giacomo ha visto la collaborazione di Arturo Brachetti alla regia e di Cesare Gallarini all'assistenza regia e ai testi, e così il cerchio degli amici si è chiuso: quel gruppo di cabarettisti milanesi da una parte, e quell'artista torinese (Arturo), con il quale ho stabilito un'amicizia, dall'altra.

Ieri sera, al teatro Smeraldo di Milano, c'erano tutti: Aldo, Giovanni, Giacomo, Cesare, Raul, Arturo, Io. E vorrei pensare che fra noi ci fosse anche Roberto Maggioni che, scomparso molti anni fa, non ha mai potuto vedere il successo dei suoi amici.

Ma sono sicro che lui è là, da qualche parte, a ridere per ogni battuta. Copertina_libro_cesare_2


TABLO': La Magia di Gaetano Triggiano

Tabl3_1 Fin da quando ero piccolo sono sempre stato affascinato dalla "magia" dei giochi di prestigio e il mio mito era indubbiamente Silvan.

Ogni Natale chiedevo in regalo a Gesù bambino una scatola di "trucchi magici", di quelle ricche e colorate, piene di oggetti miracolosi capaci di sorprenderti e nel contempo di annoiare tutti quelli a cui facevi vedere i giochi. Col passare del tempo, però, ho scoperto che molti altri ragazzi avevano il mio stesso interesse e coltivavano la mia stessa, identica passione e, chi più, chi meno, tutti cercavano di stupire la platea che agli esordi sempre uguale: la mamma, il papà, i fratelli e gli amici.

Sulla mia strada ho incontrato "prestigiatori" che si sono rivelati poi grandi, grandissimi artisti e amici. Fra tutti ne citerò due: Arturo Brachetti (www.arturobrachetti.com) che è il più grande e vero attore trasformista del mondo e Raul Cremona (www.raulcremona.it), che probabilmente tutti conoscete grazie a Zelig ma che forse ignorate essere uno straordinario presigiatore, uno tra i più bravi al mondo.

A loro devo molto, per tante ragioni. A Raul in particolare devo la costruzione dei miei primi passi professionali nel mondo della magia e l'inserimento nel CLAM, Club Arte Magica.

Per molti motivi non ho proseguito nella professione dell'illusionista, scegliendo altre strade, ma non ho mai perso il gusto e l'interesse verso questo ramo dello spettacolo artistico, e per questo ho colto con grande interesse l'arrivo di Gaetano Triggiano, in scena con uno spettacolo ricco di luci, colori e illusionismo: TABLO'.

Mi fa piacere che in Italia inizino ad arrivare spettacoli di questo genere e che qualche produttore cominci a investire in questo senso. Se vi piace il genere, quindi, è uno spettacolo che dovreste vedere, anche se di critiche se ne possono muovere diverse. Ma per noi Italiani lo spettacolo è già bello così com'è. Vorrei solo che fosse l'inizio di un'infinita serie di straordinari spettacoli magici davvero Made in Italy.

L'articolo apparso su ViviMilano, sicuramente un po' troppo generoso, lo trovate qui:

http://www.corriere.it/vivimilano/teatro/articoli/2005/09_Settembre/26/tablo.shtml